Colorati manifesti magnificano la pre intesa di quello che sarà il nuovo contratto
collettivo per circa 400 mila lavoratrici e lavoratori del comparto socio sanitario assistenziale:
tanto colore a mascherare lo scempio di un rinnovo vergognoso.


Ma siccome i fatti parlano da soli, andiamo ad elencare l’intesa:

RETRIBUZIONE: I sindacati firmatari testualmente scrivono “la retribuzione cresce complessivamente di oltre il 12% per un livello C1, attraverso aumenti di 120 euro a regime sul tabellare con l’istituzione della 14 mensilità nella misura del 50% pari ad un rateo mensile di 64,40 euro”.
Il contratto precedente è stato firmato nel 2019 e valeva per il 2017-18-19, alla fine del 2020 non si era recuperata nemmeno l’inflazione di quegli anni, quindi per compensare l’inflazione dal 2019 ad oggi, sarebbe necessario un aumento immediato di almeno 228 euro.
L’aumento viene scaglionato in tre tranches: una subito, febbraio, e le successive ad ottobre ’24 ed ottobre ’25. Si arriverà ad ottobre 2025… e tre mesi dopo scadrà il contratto. Nel frattempo l’inflazione si sarà mangiata almeno il 5% (dati ufficiali, le realtà è sempre peggiore) cioè almeno 85 euro.
Non è neppure presente nessuna una-tantum di recupero del ritardo contrattuale, visto che sono passati quattro anni dalla scadenza del contratto.
La quattordicesima per adesso è finta: solo mezza mensilità a partire da luglio 2025… forse svolgiamo il nostro lavoro solo a metà?
Infine, grazie agli “accordi di gradualità” c’è la possibilità che sindacati maggiori e parte datoriale decidano che gli aumenti siano rimandati!!
Notiamo anche che per gli addetti alle pulizie (A1) l’aumento è di 105 euro, che diventano 142 per i coordinatori (E2) e quasi 200 per i direttori: gli aumenti non sono uguali per tutti, più hai potere, più alto è l’aumento.
Come CUB avevamo chiesto di partecipare alle trattative, con le nostre richieste: almeno 300 euro di aumenti mensili (il doppio di questo accordo) e il ritorno della “scala mobile dei salari”, contro l’inflazione.
Ovviamente non ci hanno voluti alle trattative, chissà come mai..


Vogliamo aumenti reali e un continuo aggiornamento dei salari all’aumentare del costo della vita!

TEMPI DI VESTIZIONE: Grazie alle decine di cause che CUB Sanità ha fatto in tutta Italia, con cui abbiamo recuperato milioni di euro a favore delle lavoratrici e dei lavoratori, ai tavoli contrattuali sono stati costretti a discutere dei tempi di vestizione e svestizione.
Per il momento hanno riconosciuto che questo tempo è di 15 minuti, come hanno detto anche i giudici nella maggioranza delle sentenze. Però stanno preparando il solito regalo alle aziende: il tempo di vestizione può anche non essere pagato a parte, ma entrare nell’orario normale, riducendo il tempo di
assistenza (e facendoci lavorare più in fretta!)
In ogni caso, continuano le nostre vertenze: per recuperare quanto ci è stato rubato per anni e per farci pagare TUTTO il nostro lavoro e rifiutare lo sfruttamento. Noi vogliamo che la vestizione e il passaggio di consegne siano riconosciuti senza gravare sui ritmi di lavoro, e senza introdurre pause non retribuite.

REPERIBILITÀ NOTTURNA (NOTTI PASSIVE) La vergogna persiste!
Il “potenziamento significativo” di cui parlano i firmatari significa 20 euro lorde per 6 ore, meno di 3 euro nette l’ora. Una presa in giro che non passerà inosservata per le operatrici e gli operatori costretti a restare in struttura sino a 200 ore al mese, per due spicci. Vogliamo che ogni ora in cui siamo nella
disponibilità dell’azienda venga considerata attiva, vadano i firmatari del contratto a trascorrere le notti per 15 euro pulite, la notte passiva non esiste, deve essere abolita, cancellata!


INQUADRAMENTO DEL PERSONALE Il riconoscimento del livello D2 arriverà a contratto scaduto, a gennaio 2026, nell’attesa una mancetta, gli “Elementi temporanei aggiuntivi alla retribuzione”, di cui la prima tranche a gennaio 2025 e la seconda a settembre 2025 per un totale 81 euro.
Ma dove le lotte delle operatrici e degli operatori hanno battuto un colpo, si ha già il riconoscimento, ragionevole, del livello D2.. i sindacati firmatari non hanno avuto neppure la capacità di seguire le strade migliorative e le lotte già intraprese, forse perché non gestite da loro?
Altro scandalo a favore dello sfruttamento del nostro impegno lavorativo è il mantenimento dell’operatore dell’accoglienza al livello C1, quando le mansioni svolte sono riconoscibili in area D, sono mansioni educative.
Questo è vero e proprio disprezzo per le lavoratrici e i lavoratori qualificati, spesso con una o più lauree!


ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA: “Aumenta il contributo a carico delle cooperative per le relative prestazioni erogate”. MA QUALE ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA, vogliamo il potenziamento della SANITÀ PUBBLICA, così si distrugge il SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE a FAVORE DEI PRIVATI.

QUESTO CONTRATTO È DA RIFARE!! BOCCIAMOLO NELLE ASSEMBLEE, COSTRUIAMO LE INIZIATIVE DI LOTTA PER UN CONTRATTO MIGLIORE, CON AUMENTI REALI E DIRITTI CONCRETI.


Per il riconoscimento del valore del nostro lavoro e una maggiore qualità dei servizi.

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